È uscito il nuovo album di Zucchero, Discover, dove il cantante interpreta i brani che più ama e che avrebbe voluto cantare.
Brani, per questa occasione, che sono stati ripescati dal cantautore. Accuratamente selezionati, rispolverati e riposizionati nel magico mondo del mercato musicale, con un’altra veste. Soprattutto, con un’altra voce: quella di Zucchero.
«Inizialmente avevo selezionato 500 titoli, che avevo accumulato in tre anni. Decidere quali dovessero essere i 18 finali non è stato facile. Perché ho dovuto mettere da parte brani che amo molto. Alla fine, con questa scelta ho voluto valorizzare le mie due anime: l’amore per la musica afroamericana e le mie radici italiane» spiega Zucchero, indicando una sorta di fil rouge che unirebbe le 18 tracce.
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Tra i tanti brani c’è anche “Luce (Tramonti a nord est)” di e con Elisa, proprio perché la canzone è stata scritta da entrambi. «Era il tempo in cui Elisa ancora non cantava in italiano. Un giorno mi chiamò Caterina Caselli, dicendomi che voleva mandare Elisa a Sanremo, perché Luce era una bellissima canzone.
Avrebbe dovuto cantarla in italiano, ma lei all’epoca non ne voleva sapere. Mi disse che me l’avrebbe mandata il giorno dopo, perché io ero l’unico in grado di cantare in italiano come se fosse in inglese». E così effettivamente accadde.«Lei si presentò l’indomani a casa mia, dicendomi: “Sono Elisa, ma tanto io a Sanremo non vado, perché non canterò mai in italiano”.
Le feci registrare un inciso. Le piacque: “Bello ma tanto io a Sanremo non ci vado”». Poi ci andò e lo vinse pure: «Guardai la finale del festival dallo studio di San Francisco dove mi trovavo per registrare un mio disco. Fu una bella emozione».