X Factor 2021 si presenta ai nastri di partenza con molte novità e una importante conferma, a comporre un’edizione che sarà davvero inedita.
Quest’anno, lo show di Sky prodotto da Fremantle cambia tutto, a partire dal suo nuovo frontman, Ludovico Tersigni, tra i protagonisti di Skam Italia– vero fenomeno generazionale che ha rivoluzionato il genere delle teen series – e grande appassionato di musica: oltre a conoscerla e ad ascoltarla, suona il basso e la chitarra e ha una band. X Factor 2021 – atteso a partire dal 16 settembre su Sky e NOW, con la prima puntata in simulcast su TV8– ritrova poi l’amatissima giuria protagonista della precedente edizione: saranno ancora Emma, Hell Raton, Manuel Agnelli e Mikaa sedere al tavolo dei giudici, ma il loro compito quest’anno sarà decisamente rinnovato.
Nel corso della conferenza stampa ufficiale abbiamo ascoltato le voci di tutti i protagonisti che a XF hanno lavorato, e tutti, ciascuno dal proprio canto, hanno voluto sottolineare la natura rivoluzionaria di questa edizione inedita alle porte. Per Antonella d’Errico (Executive Vice President Programming di Sky Italia), “X Factor è la shining star del DNA di Sky e rappresenta due cose, la contemporaneitàperché racconta il presente e a volte lo precorre, e la ricerca del talento, talento che viene ricercato anche in un conduttore che è di fatto un’altra scommessa”. A farle eco Nils Hartmann (Senior Director Original Productions Sky Italia) il quale ha parlato inoltre di una nuova apertura tra generazioni: “Quest’anno XF dà la possibilità a noi genitori di dialogare con i nostri figli proprio grazie all’abbattimento dei limiti preesistenti”. Sempre Hartmann, dopo aver dedicato un in bocca al lupo ad Alessandro Cattelan per i suoi nuovi progetti, passa la parola alla new entry Ludovico Tersigni che esprime il suo entusiasmo per questa sua grande avventura: “Non posso che ringraziare tutti per l’opportunità, mi sono sentito subito parte di un gruppo, non solo con i giudici, ma con tutti i concorrenti”. E a chi gli chiede i nomi dei conduttori a cui si ispira risponde “mi è sempre piaciuto Fiorello, è un one man show e cercherò di portare sul palco quell’energia e quella luce”. Si respira una bella atmosfera sul palco e la complicità esplode nelle parole dei giudici che come loro solito, si divertono a punzecchiarsi tra loro, come sottolinea Mika, “abbiamo riso e pianto insieme, non ci siamo parlati per giorni, ci siamo emozionati ed è una cosa bellissima”.
Addio alla storica divisione per categorie
L’altra grande novità di quest’anno è nel cuore del meccanismo del programma, con l’abolizione della suddivisione in categorie tradizionali. X Factor Italia è la edizione prima al mondo a dire addio alla storica divisione per categorie di sesso, età e formazione musicale (i singoli e le band). La modalità di assegnazione e scelta dei 12 finalisti sarà incentrata esclusivamente sulla proposta musicale e sulla progettualità artistica, quindi i 4 giudici rimarranno mentori di squadre eterogenee come non mai, composte sia da solisti che da band. Emma, Hell Raton, Manuel Agnelli, Mika affronteranno questa sfida in modo nuovo, potendo raccontare la propria visione della musica senza porre su se stessi e sui propri cantanti alcun limite. Sarà, per loro, l’occasione di lavorare in maniera più forte che mai sui progetti musicali portati sul palco dagli artisti in gara. La musica sarà rappresentata tutta, in maniera sempre più ampia, fluida e variegata: oltrepassando ogni etichetta che preesiste al talento, la gara tra i quattro giudici e i componenti delle rispettive squadre sarà diretta e accesissima. Per i giudici, una sola regola fissa nella scelta dei 3 membri della propria squadra: ognuno di loro dovrà portare con sé ai Live almeno un solista e almeno una band. Per X Factor, programma da sempre contemporaneo, sintonizzato sul suo tempo, che ha costantemente cercato di accordarsi all’urgenza espressiva e artistica delle nuove generazioni, si tratta di un cambiamento radicale ma anche naturale. Il percorso è quello già tracciato lo scorso anno, quando ai brani inediti è stato dedicato uno spazio rilevante come mai prima di allora.