Era l’11 febbraio del 2012, quando, alla vigilia dei Grammy dove sarebbe dovuta apparire, in una fase della sua vita in cui tentava di tornare alla ribalta: la cantante Whitney Houston decide di togliersi la vita… aveva 48 anni, a 23 era diventata la nuova regina del soul pop mondiale. La morte in un hotel di Beverly Hills.
Negli anni ’80 aveva piazzato una serie di brani di successo come How Will I Know, I Wanna Dance With Somebody e I Will Always Love You diventato un classico. Nel 1990 il trionfo come protagonista di The Bodyguard, con Kevin Costner. Poi un matrimonio infelice con Bobby Brown, la tossicodipendenza, anni difficili in cui l’artista divenne anche bersaglio dei tabloid che pubblicarono foto impietose del suo declino. La Houston ha venduto 190 milioni di copie, è entrata nel Guinness dei primati ed è una delle donne più premiate della storia della musica.
La sua tomba, che si trova al Fairview Cemetery di New Jersey, sarebbe infatti stata abbandonata, con pochissimi visitatori al mese. Fino al 2015 una guardia di sicurezza controllava quotidianamente la lapide della Houston, ma visto il crollo dei visitatori la famiglia ha poi deciso di farne a meno. Ad oggi è completamente incustodita.
Can’t believe it’s been 5years.. I miss you. I know you and Kriss are enjoying each other up there. RIH pic.twitter.com/xPnwnPIpHl
— Nick Gordon (@Nickdgordon) 11 febbraio 2017
Nei giorni scorsi Nick Gordon, ex fidanzato di Bobbi Kristina Brown, figlia della Houston, ha voluto ricordare la diva su Twitter con una foto di famiglia che li ritraeva tutti e tre insieme. Anche Bobbi Kristina, lo scorso anno e dopo sei mesi in coma, è deceduta all’età di appena 22 anni.