Simona Marchetti per “www.corriere.it”
Bobby Brown è convinto che sia Nick Gordon il responsabile delle morti dell’ex moglie Whitney Houston e della figlia Bobbi Kristina Brown, avvenute a tre anni di distanza e in circostanze molto simili (sono entrambe annegate nella vasca da bagno, anche se la ragazza è rimasta quasi sei mesi in coma prima dell’effettivo decesso).
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«Gordon era l’unico presente in entrambe le situazioni con la mia ex moglie e mia figlia e tutte e due sono morte nello stesso modo», ha detto il 52enne cantante nell’ultima puntata del “Red Table Talk”, ospite di Jada Pinkett Smith, Willow Smith e Adrienne Banfield-Norris, incolpando poi l’ex fidanzato della figlia «di aver sicuramente fornito le droghe alle due donne» prima dei fatali incidenti in bagno.
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La 22enne Kristina è stata rinvenuta priva di conoscenza e a faccia in giù nella vasca da bagno della sua casa in Georgia il 31 gennaio del 2015: trasportata d’urgenza in ospedale, è stata messa in coma farmacologico, ma è morta il 26 luglio dello stesso anno, senza mai risvegliarsi.
Stando al rapporto tossicologico, al momento dell’incidente nell’organismo della giovane c’erano marijuana, alcol, una sostanza correlata alla cocaina, un farmaco anti-ansia e morfina. Tre anni prima anche sua madre Whitney era stata trovata morta in una vasca da bagno del Beverly Hilton Hotel a soli 48 anni e i medici legali stabilirono come causa del decesso l’annegamento, gli effetti della cardiopatia aterosclerotica di cui soffriva e l’uso di cocaina.
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All’epoca Gordon (morto a gennaio del 2020 per overdose di eroina) non è stato considerato un sospettato nella morte della Houston, mentre a settembre del 2016 un tribunale civile lo ha ritenuto responsabile di quella della fidanzata, per averle dato il cocktail fatale che le ha fatto perdere conoscenza nella vasca, condannandolo così a pagare oltre 36 milioni di dollari alla famiglia. «Fondamentalmente lui l’ha sempre controllata fino a quando non le è stata tolta la vita», ha detto ancora Brown, aggiungendo inoltre di essere venuto a conoscenza che Gordon picchiasse Kristina solo dopo la morte della figlia.
Simona Marchetti per “www.corriere.it”