Di Stefano Di Capua
Si è appena concluso il 35^ Lovers Film Festival di Torino, manifestazione internazionale dedicata al cinema a tematica lgbt+. Il premio intitolato a ‘Ottavio Mai’ per il concorso lungometraggi è andato alla pellicola ‘Adam’ di Rhys Ernst che con onestà e naturalezza ha portato alla luce le dinamiche e i limiti dell’essere umano, ribaltando i contesti e il concetto di norma, mettendo in discussione i sistemi precostituiti che permeano la società, attraverso una sceneggiatura perfettamente corale, brillante, mai banale e in costante crescendo proprio come il percorso di formazione dei suoi protagonisti. Direttrice artistica dell’evento: l’ex deputata della Repubblica e membro del Parlamento europeo, Vladimir Luxuria che abbiamo raggiunto telefonicamente per chiederle informazioni sulla rassegna e per fare due chiacchiere sugli ultimi argomenti di gossip e di attualità che l’hanno vista coinvolta.
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Vladimir, si è appena concluso il Festival del Cinema lgbt+ di Torino, di cui sei stata direttrice artistica. Ci puoi raccontare?
“Data la situazione globale di emergenza sanitaria da coronavirus, quello di quest’anno è stato sicuramente un festival complicato, difficile. La nostra è una rassegna internazionale ma, purtroppo, non abbiamo potuto invitare registi, sceneggiatori e attori dall’estero. Inizialmente, Gina Lollobrigida sarebbe dovuta intervenire come madrina dell’evento ma le abbiamo sconsigliato di intraprendere un viaggio da Roma a Torino, con i contagi in così forte aumento. Alcuni collegamenti sono stati gestiti in remoto, abbiamo dovuto ridurre la capienza complessiva ma, alla fine, ce l’abbiamo fatta e ne è uscita fuori una manifestazione senza dubbio gratificante. La gente ha risposto positivamente, i film sono stati emozionanti. Peccato che l’ultima serata di proiezioni sia coincisa con la chiusura dei cinema decretata dal Governo. In qualche modo, mi sono sentita come Cenerentola che, a mezzanotte, doveva annunciare la fine di un sogno, con la speranza, però, che le sale possano riaprire al più presto”.
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Di recente, l’onorevole Alessandra Mussolini si è rivolta a te, additandoti al maschile. Un lapsus? Una provocazione? Cosa ne pensi?
“Credo si sia trattato semplicemente di un lapsus perché ho avuto modo di parlare con lei in diverse circostanze, dietro le quinte di alcuni programmi televisivi, e ha sempre declinato il mio nome al femminile. Forse, questa volta, ha sbagliato poiché mentre parlava di me, piuttosto che pensare a Vladimir Luxuria, avrà pensato a Vladimir Putin. Scherzi a parte, non penso affatto che abbia voluto offendermi. Questo episodio non va caricato di un significato negativo”.
Nel 2020, purtroppo, le cronache quotidiane riportano ancora tanti episodi legati alle discriminazioni di genere. In una società moderna ed equa quale si propone di essere quella italiana, perché la diversità spaventa ancora così tanto?
“Perché purtroppo c’è ancora chi giudica le persone solo per il loro orientamento sessuale. Nessuno può ritenersi migliore o peggiore degli altri, semplicemente valutando l’attrazione affettiva o fisica che si può provare nei riguardi di un altro essere umano. Ognuno di noi vale per i propri principi, per quei valori quali la capacità di ascoltare, di aiutare il prossimo, l’onestà che dovrebbero essere l’unica vera discriminante. Invece, purtroppo, c’è ancora chi si lascia intimorire dall’orientamento sessuale, dal tipo di amore che una persona può provare nei riguardi di un’altra. Questa paura è frutto di tanti fattori e affonda le radici nell’ignoranza, nell’egoismo, nella cattiveria e, a volte, addirittura nell’odio. Alcuni individui mostrano uno spocchioso senso di superiorità solo perché si dicono eterosessuali; molto spesso, però, queste persone valgono poco e niente. Infine, c’è anche chi reprime la propria omosessualità, non accettandosi e, quindi, non accettandola neppure negli altri”.
Qualche settimana fa l’Influencer Iconize ha ammesso in diretta televisiva di aver simulato un’aggressione omofoba. Qual è la tua opinione in merito?
“Si è trattato di un episodio assolutamente da condannare perché non si può strumentalizzare la violenza omofoba che è reale, che esiste e che ha fatto piangere tante persone. Mistificandola, mentendo, equivale a creare un precedente che andrà a sminuire e a denigrare tutti gli episodi simili a venire. La gente si chiederà se questi saranno stati veritieri o meno ed è proprio questo il danno maggiore che il comportamento di Iconize ha prodotto. Lui si è giustificato riferendo di essere in un momento di profonda solitudine, alla ricerca di attenzioni. Spero davvero che si sia pentito e che abbia compreso la portata negativa del gesto che ha compiuto”.
Cambiando discorso, l’emergenza sanitaria per il Coronavirus non accenna a scemare e la curva dei contagi è tornata a salire. Da ex deputata della Repubblica e membro del Parlamento europeo, quali sono le tue personali considerazioni in merito?
“Siamo dinanzi ad un’emergenza globale, una pandemia appunto che, in quanto tale, non riguarda solo l’Italia ma il mondo intero. Dobbiamo fidarci dei consigli dei medici, dobbiamo resistere e dobbiamo adottare tutte le misure di sicurezza stabilite dai protocolli per fare in modo che questo brutto virus non abbia la meglio, con la convinzione che prima o poi, comunque, dovrà passare, come passa tutto nella vita”.