Scontro a distanza e polemiche contro l’arrivo di Vladimir Luxuria a Vimercate (Monza), dove è attesa per mercoledì 2 marzo a una tavola rotonda sulla violenza di genere in biblioteca civica, in occasione delle manifestazioni volute dal comune per la festa della donna l’8 marzo.
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Nella notte tra il 27 e il 28 febbraio è apparso uno striscione contro la presenza della scrittrice e attivista transgender, nonché ex deputata, con la sigla del «Movimento nazionale la rete dei patrioti», organizzazione della destra radicale nata da un gruppo scissionista interno a Forza Nuova, che ha rivendicato il gesto sui social. «È un personaggio che non rappresenta il mondo femminile», scrivono. Il lenzuolo è stato in seguito rimosso.
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Sul punto è intervenuta anche Brianza oltre l’arcobaleno, associazione di riferimento per la comunità Lgbt+ di Monza e provincia: «La dimensione femminile è ricca, accogliente e varia. I movimenti neofascisti si preoccupano di difendere l’identità della donna, mentre invece dovrebbero solo difendere il mondo dalla loro violenza e dalla loro visione ristretta della realtà», ha dichiarato il vicepresidente Oscar Innaurato.