Vladimir Luxuria è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”. Luxuria si è raccontata a trecentosessanta gradi: “Sono nata due volte. La prima, a Foggia, il 24 giugno del 1965. Poi sono rinata intorno ai quindici anni, quando davanti a un bivio ho scelto di non mentire a me stessa e agli altri, ma di espormi, di fare dei cambiamenti, di tirare fuori quello che sentivo dentro. Ho preferito percorrere questa strada, tortuosa, in salita, rispetto a quello dell’ipocrisia. Ma penso di aver scelto la strada giusta. A volte ci sono delle false serenità, delle false felicità, ma quando nascondi una cosa così importante finisci per mentire sempre a te stesso e agli altri. Non avevo modelli di riferimento. C’era una tale mancanza di modelli di riferimento che alla fine ho deciso io di diventarlo. Non si parlava di certe cose, era un argomento tabù”.
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E continua: “Sembrava che quelle come me dovessero essere per forza sfigate, border line. Pensare che sarei diventata una parlamentare, anche se per poco, sembrava un film di fantascienza. Il rapporto con i miei genitori? Non hanno mai smesso di amarmi, anche se abbiamo avuto dei litigi. Non era facile anni fa accettare così dall’oggi al domani la mia transessualità. Ho avuto un periodo più che di litigi proprio di gelo. Poi per fortuna ci siamo riavvicinati, oggi ho un ottimo rapporto con loro”.
Sul momento più difficile e quello più felice della sua vita: “Il momento più difficile fu quando persi un amico carissimo. Eravamo partiti per una vacanza insieme. Lui ha avuto una meningite fulminante, eravamo all’estero, ho dovuto gestire tutto tra ospedale, corse. E soprattutto ho dovuto informare i genitori. Sentire l’urlo di una madre quando devi comunicarle che suo figlio è grave in ospedale è una cosa che non si dimentica.E‘ stato traumatico. Il giorno per me più emozionante è stato quando mi sono laureata con 110 e lode. Vedere lo sguardo dei miei genitori orgogliosi fu bellissimo. E poi quando sono entrata per la prima volta in Parlamento. Sentivo di portare insieme a me tante persone, che mi chiedevano di portare una voce, di dare loro una voce, di portare persino in quel luogo così angusto anche le istanze di chi è sempre stato considerato ultimo”.
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Sulla sua battaglia contro lo spaccio nel quartiere in cui vive a Roma, il Pigneto: “Oggi la droga la trovi dappertutto, lì il problema non era solo legato allo spaccio che vedevi in qualsiasi ora del giorno. Nascevano delle contese anche tra diverse organizzazioni, era diventato pericoloso, vedevi questi che spaccavano le bottiglie e si scannavano anche in mezzo alla strada. Io scesi da casa e li affrontai. Alcuni mi minacciarono di morte, altri mi chiesero di inserirli nel mondo della televisione. Oggi la situazione è più tranquilla”.
Sulla sua vita privata e il gossip che la vorrebbe da poco nuovamente fidanzata: “E’ giusto rispettare anche l’altra persona. Non è detto che se tu sei un personaggio pubblico la persona che ti vuole bene, che stai frequentando e che stai conoscendo, debba diventare anch’essa nota. Tengo protetta per questo la mia sfera sentimentale”.