La puntata del programma “Alla lavagna” con ospite Vladimir Luxuria è stata rimandata a data da destinarsi.
Lo si apprende dalla stessa Luxuria che questa mattina, al secondo rinvio, ha affidato la propria protesta ai social network. “La domanda che Luxuria pone – commenta Gabriele Piazzoni, segretario generale Arcigay – è cioè se il continuo rinvio sia da attribuire a una censura dall’alto a temi come il contrasto al bullismo omotransfobico, è legittima e interpella direttamente la direzione di Rai 3, alla quale anche noi chiediamo spiegazioni esaurienti.”
” Quel format – continua – vogliamo dirlo chiaramente, ci ha lasciati perplessi sin dall’inizio: la nostra esperienza di interventi nelle scuole ci porta a pensare che l’avvicinamento di ragazzi e ragazze così giovani (dai 9 ai 12 anni) a temi che attraversano il dibattito pubblico (la lotta alla mafia, il razzismo, l’immigrazione, solo per citarne alcuni), debba essere costruito attraverso un processo graduale, progettato assieme alle figure educative, e non attraverso un format televisivo che tenta di spettacolarizzare questo percorso sovrapponendolo a un intrattenimento per il pubblico generalista.”
“La perplessità si trasforma in vero e proprio allarme – prosegue Piazzoni – nel constatare che il programma ha già mandato in onda due puntate con in cattedra rappresentanti del governo (i ministri Salvini e Toninelli) e nel frattempo ha scelto di censurare la puntata di Luxuria, che evidentemente rappresenta temi non graditi alla maggioranza parlamentare.”
“Questa lettura – conclude – che trova riscontro nei fatti, trasformerebbe quella trasmissione da format educativo, a nostro avviso già discutibile, a vera e propria propaganda che strumentalizza i minori.”
” E’ perciò indispensabile – conclude – che la rete fornisca a questo punto i dovuti chiarimenti”.