Vladimir Luxuria nel documentario “Roma Santa e Dannata” di Roberto D’Agostino e marco Giusti.
L’ex deputata ma anche ex drag queen, custodisce dei retroscena inediti e bollenti e, alcuni di questi, li ha racconta in questo documentario che fa discutere. La conduttrice della prossima edizione dell’Isola dei Famosi era la regina del Muccassassina, un noto locale Lgbtq romano dove la trasgressione è sempre stato l’ingrediente principale: “Era una sala unica, con un palco molto alto e noi lo chiamavamo la ‘musica frocia’. La Carrà, gli Abba, tutto quello che ci faceva sbattere e ancheggiare come dei capitoni. A fine serata si accendevano le luci e si metteva il Sirtaki. Tutti ci tenevamo mano per mano, come la danza della vita di Matisse. C’era il gay, la lesbica, la trans part-time, la trans full-time, l’eterosessuale, l’eteroflessibile“.
Isola dei Famosi 2024, Luxuria sogna Chiara Ferragni come naufraga? Ecco i papabili concorrenti del reality
Tra i frequentatori della discoteca anche personaggi famosi: “Mi chiedevano ‘mica ci sono i fotografi?’, perché avevano paura di farsi vedere. Dopo un po’ di anni, quando Muccassassina era diventato un evento, gli stessi chiedevano che ci fossero i fotografi. Sai quanti politici mi si sono avvicinati, quando sono stata eletta deputata, che mi dicevano: ‘Non dire che m’hai visto al Muccassassina, eh’. E io: ‘No, chi t’ha visto, stavi sempre nella dark room“. “Quanti ne ho conosciuti che di giorno stavano lì a dire ‘noi difendiamo i valori della famiglia’ e la sera te li trovi calati nel parco a novanta, non a cogliere le margherite”.