Onde d’urto, gomme da masticare e gel. L’armamentario delle terapie contro le défaillance dell’uomo sotto le lenzuola si arricchisce di nuovi strumenti , “più al sicuro dal rischio contrattazione”. A passarli in rassegna sono gli esperti della Società italiana di andrologia, riuniti a Roma per il 42esimo Congresso nazionale Sia. Gli specialisti tratteggiano il futuro dell’era post-Viagra, a 20 anni dal primo via libera alla pillola dell’amore che ha rivoluzionato i trattamenti contro la disfunzione erettile maschile.
“Siamo finalmente in un’era post-pillole dell’amore, in cui la tecnologia ci garantisce terapie all’avanguardia e soprattutto non clonabili“ afferma Alessandro Palmieri, presidente Sia .
LE ONDE D’URTO – Fra le nuove terapie, “un esempio sono le onde d’urto: possono essere utili nel 70% dei pazienti con disfunzione erettile di grado lieve o medio con una causa organica della malattia – precisa Palmieri – che nel nostro Paese sono circa un milione, pari a un terzo del totale dei casi. Si tratta di ‘colpi’ a basso voltaggio già utilizzati per la cura del calcoli renali: il trattamento, che non è per nulla doloroso, prevede in media 6 sedute e può guarire i pazienti, consentendo loro di dire addio ai farmaci e alla necessità di programmare i rapporti”.
I CHEWING-GUM DELL’AMORE – Sul fronte farmaci, gli andrologi segnalano i biofilm orali che si mettono sulla lingua e si sciolgono in pochi secondi: disponibili da un anno in Italia, ne sono stati utilizzati oltre 350 mila. “Anche qui tecnologia è la parola chiave – prosegue il numero uno della Sia – I principi attivi vengono infatti introdotti all’interno di vettori che si sciolgono al contatto con la saliva secondo un processo molto avanzato: ciò permette un assorbimento più veloce nella bocca, evitando il passaggio nello stomaco e nel fegato che può distruggere una gran quantità di farmaco. Tutto ciò rende il biofilm più rapido e più attivo”.
IL GEL – “La tecnologia è avanzata anche nel gel intrauretrale a base di alprostadil, appena arrivato in farmacia – ricorda lo specialista – che si applica localmente al momento del rapporto: si tratta di una prostaglandina legata a una sostanza inerte che la trasporta dal canale uretrale nel pene, dove serve. Ha un effetto vasodilatatorio molto rapido che favorisce l’erezione, e oggi viene utilizzata da chi non sopporta gli effetti collaterali degli altri farmaci sistemici e dai pazienti che preferiscono una sostanza che agisca e venga introdotta esattamente dove ve ne è bisogno”. Gel e chewing-gum dell’amore sono “tecnologie entrambe molto difficili da ‘taroccare'”.