Se di solito gli hater sono una vera e propria croce, Valeria Angioni nel corso di un’intervista li ha voluti ringraziare. Il motivo? I social ti danno “un ego gigante. Penso anche a me, che ogni giorno vengo riempita di complimenti, 80.000 mi piace, 1 milione di visualizzazioni: è difficile restare con i piedi per terra. Gli hater invece ti aiutano a non montarti la testa”.
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La sua carriera come attrice è iniziata quando era piccola, la svolta arrivò a 11 quando “entrai nella compagnia di Maurizio Casagrande e per quasi due anni ho girato l’Italia con Io speriamo che me la cavo”. E se all’inizio di no, non ne sono arrivati, poi ne arrivarono: “Da piccola non ho mai avuto un no, anzi quel primo sì mi aveva fatto pensare che fossi già attrice perché ho iniziato a lavorare da subito. Crescendo mi sono resa conto che non era semplice, i provini non andavano come volevo: per ‘Gomorra 3’ cercavano una ragazza più piccola, per la fiction ‘Sirene’ forse ne cercavano una più bella. Quei no mi diedero la consapevolezza di non essere perfetta come credevo”.
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Di qui la decisione di aprire una pagina su Facebook. “Iniziai con piccoli video sui retroscena dell’universitario medio. Poi la pandemia mi ha dato tanta visibilità, tutti avevano il telefono in mano e io creavo video sui Dpcm”. E sui social, si sa, ci sono i post sponsorizzati che valgono una fortuna: “Tanto da comprare una casa o una macchina. È incredibile quanto sia cambiata la mia vita. Poi ci sono i tour e il libro, che però non sono equiparabili ai guadagni di un piccolo post. Potrei vivere solo di adv (pubblicità) su Instagram, Facebook e TikTok ma ho addosso il sacro fuoco del palcoscenico che brucia”.
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Nel 2022 Valeria ha iniziato anche a fare teatro, con il suo primo spettacolo teatrale (Riparto da Me, 9 date sold out). Ora a marzo 2024 la rivedremo nei teatri con un nuovo tour, Binario 29 ¾. Qui: “Racconterò a mio modo la trasformazione dei ragazzi come me che si avvicinano ai 30 anni, un traguardo che nessuno accetta perché vogliamo tutti restare bambini, ma è un treno che deve passare perché porta a un nuovo viaggio, a nuove avventure, a nuove scoperte”.
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