La Catholic Social Services (Css), affiliata all’arcidiocesi di Philadelphia, da oggi potrà ricevere bambini in affidamento, che non affiderà a genitori Lgbt.
Lo ha deciso la Corte Suprema Usa, che ha stabilito che la città di Philadelphia ha violato la Costituzione limitando il suo rapporto con l’agenzia cattolica di affidamento minori, visto il rifiuto di quest’ultima di certificare le coppie omosessuali come affidatarie.
I giudici si sono pronunciati all’unanimità. “Il rifiuto di Philadelphia di appaltare alla Css i servizi di affidamento a meno che non accetti le coppie dello stesso sesso come genitori affidatari non può sopravvivere a un rigoroso controllo e viola il Primo emendamento“, ha scritto il giudice John Roberts.
La decisione segna una vittoria per Catholic Social Services, che aveva accusato il governo cittadino di violare il primo emendamento della costituzione sulla libertà di parola e di religione. L’agenzia ha affermato che il suo credo religioso le impedisce di considerare le coppie omosessuali come genitori affidatari.
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