Ha abbordato per strada quella che credeva una giovane prostituta. Dopo i convenevoli, ha pattuito il prezzo di una prestazione. A quel punto si sono appartati in un anfratto lungo via Murialdo a Marghera. Ma una volta consumato l’atto si è reso conto che la lucciola era un lui ed è successo il finimondo. Il 55enne miranese, in preda a cristi isterica, ha inveito contro la trans urlandogli che non l’avrebbe pagata, anzi dicendo che a stento si stava trattenendo dal menarla.
La donna transessuale, 26enne di origini bulgare, domiciliata nel rodigino, non capendo una reazione tanto violenta per tutta risposta gli ha strappato la collana d’oro a compensazione del servizio fornito così come richiesto ed ha provato a scappare senza però riuscirci, perché l’uomo l’ha bloccata e fermata. Ne è nata una colluttazione piuttosto vivace alla quale hanno messo fine gli agenti di una volante di passaggio che hanno visto i due picchiarsi in strada, intervenendo immediatamente.
Dividerli non è stato facile, al contrario. Una volta separati, i poliziotti hanno ricostruito i fatti non senza fatica. La donna transessuale, che nel frattempo si era calmata, è stata portata in questura dove, come da prassi, è stata identificata e fotosegnalata. Per l’uomo, invence, la vicenda si è conclusa, senza incassare nulla, e anzi con un provvedimento di divieto di ritorno entro i confini del comune di Venezia.