L’ex premier Matteo Renzi durante l’assemblea del PD a Rimini ha dedicato un suo pensiero alle unioni civili, che sono diventate raltà nel nostro Paese sotto il governo Renzi, ricordando Franco, l’uomo che recentemente è scomparso dopo aver sposato Gianni, l’amore della sua vita. Franco e Gianni sono stati spesso al centro della cronaca italiana anche per la lettera che i due hanno scritto a Papa Francesco.
“So che tanti pensano che la prima parola da dire sarebbe ‘scusa’ – dichiarò don Gianluca Carrega durante il funerale di Franco – per le incomprensioni, per la freddezza, per la rigidità. Ma dovrebbe farlo qualcuno più importante di me. Io, invece, vi dico GRAZIE, perché voi, Franco e Gianni, con la vostra ostinazione, ci avete dato la possibilità di pensare a una Chiesa in grande, accogliente, capace di andare oltre e di non lasciare indietro nessuno: la Chiesa che noi sogniamo“. Qui le parole di Gianni per ricordare il marito scomparso: “Grazie, grazie a tutti voi. Sono stati 52 anni felici, con tutti gli alti e bassi che possono avere due persone che stanno insieme da tanto tempo. Oggi ho voluto indossare gli stessi abiti che avevamo nel giorno in cui siamo stati uniti. Ho voluto che li indossassi anche tu perché quel momento è stato il coronamento del nostro amore, del nostro essere famiglia“.
Ecco alcuni stralci della lettera che Gianni e Franco hanno scritto a Papa Francesco:
“Le domando Santità, dopo aver vissuto per 52 anni con il mio compagno, dopo esserci scambiati amore e sostegno, dopo aver condotto una vita a due, seguendo i canoni di correttezza ed onestà verso gli altri, siamo una famiglia?”.
“La legge Cirinnà ci ha dato questa opportunità splendida, avevamo quasi buttato via la chiave della speranza”, ma la domanda, urgente, al papa è: “Da oggi, come tratterà il clero noi coppia unita civilmente? Siamo anziani, fra non molto ci presenteremo in Chiesa per l’ultima Benedizione. Saremo accolti o respinti?”.
“Sono forse famiglie quei nuclei in cui l’uomo picchia la moglie o la donna tradisce il marito, con corollario di trascuratezza dei figli? Allora felici di aver costruito una famiglia diversa”.