Un altro passo avanti è stato fatto sul fronte delle unioni civili. Infatti, l’annullamento della trascrizione nel registro dello stato civile dei 13 matrimoni omosessuali contratti all’estero operato nel 2014 dai Sindaci di Milano ed Udine è stato ritenuto illegittimo. Il Consiglio di Stato ha sancito come “illegittimi per incompetenza i decreti dei Prefetti che nel 2014 hanno annullato gli atti con cui i Sindaci di Milano e di Udine avevano trascritto nei registri dello stato civile tredici matrimoni (12 nel capoluogo lombardo e 1 in quello friulano) contratti all’estero da persone dello stesso sesso”. Tale competenza, infatti, spetterebbe esclusivamente al Consiglio dei Ministri. La soluzione data, però, per quanto positiva possa essere, ha risolto la questione solo da un punto di vista processuale. Nessuna parola è stata detta sul merito della questione, ovvero sul se è legittimo accettare la trascrizione di un matrimonio omosessuale contratto all’estero nei registri italiani. Per ora è così!