Sposati il cinque giugno del 2016 con la legge Cirinnà, il tempo di avviare le pratiche di unione civile, prima di sposarsi e godersi sei mesi di felice unione civile. Sei mesi dopo il sogno d’amore di due ragazzi omosessuali si è infranto dietro le difficoltà di rapporti e convivenza.
Unioni civili: se 2.800 matrimoni vi sembrano pochi
E per la sezione civile del tribunale di Savona è arrivata la prima sentenza di divorzio nel campo delle unioni civili. Una “prima volta” scontata, anche se sembra essere arrivata in tempi molto rapidi rispetto all’entrata in vigore delle nuove norme. Si tratta di una percentuale piuttosto alta se si tiene conto che dal giugno scorso a Savona si sono celebrate solo 8 unioni (tre nel 2016) e in tutta la provincia i numeri non sarebbe arrivati alla trentina.
«Ne hanno usufruito le coppie che hanno fatto outing. Per la nostra città, dalle dimensioni medie, non è ancora così facile, per una coppia omosessuale, unirsi in matrimonio» aveva dichiarato nelle scorse settimane Tiziana Piola, dirigente dello stato civile del comune di Savona. I due coniugi, uno straniero e l’altro residente in un paese del ponente savonese, si sono presentati nelle scorse settimane davanti ai giudici del tribunale per mettere la parola fine al matrimonio ed avviare tutte le pratiche previste dalla Cirinnà in tema di regime patrimoniale all’interno della coppia.
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La notizia del primo divorzio pronunciato all’interno di un’unione civile è stata appresa come una curiosità negli ambienti giudiziari e nonostante nessuno abbia voglia di rilasciare dichiarazioni potrebbe rappresentare l’apripista di una serie di ulteriori cause per rapporti ormai al capolinea. Ovviamente la riservatezza è massima vista la delicatezza dell’argomento ed è quindi impossibile conoscere particolari sulle ragioni che hanno portato al tramonto della storia d’amore dei due omosessuali che avevano deciso di condividere una vita.