Alla soglia degli ottant’anni hanno deciso di fare il grande passo, scambiandosi reciproche promesse e rendendo ufficiale ma soprattutto ‘legale’ il proprio amore.
Scendendo finalmente per mano la scalinata del Municipio, senza tener conto – giustamente – di quello che potrebbero pensare le coetanee che, è indubbio, sono figlie di una generazione forse meno rivoluzionaria ma pur sempre basata sui valori fondamentali della famiglia.
E’ stato l’assessore Andrea Bosi, ieri mattina, a celebrare l’unione civile tra due donne. E non parliamo di una coppia di ragazze in abito bianco ma due compagne che hanno trascorso già buona parte della propria vita insieme. Settantanove anni la prima, poco più giovane seconda, le signore, commosse, si sono presentate davanti all’ufficiale civile per pronunciare il fatidico ‘si’ e apporre le proprie firme sull’atto; elegantissime e dall’incontenibile felicità dipinta negli occhi.
Una promessa di amore, cura della compagna e sostegno negli anni che verranno. In realtà la coppia condivide lo stesso tetto da tanto tempo: è una relazione di lunga data quella che lega le due pensionate modenesi che, evidentemente, hanno deciso di rendere ufficiale il loro amore in Comune, ma senza troppi sguardi indiscreti. Accanto a loro, infatti, solo i rispettivi testimoni: le persone più care che hanno voluto vicino nel giorno più bello, quello del si che forse aspettava già da troppo tempo.
Le anziane, dal cuore e dalle emozioni ancora giovanissime e dense, dentro erano già sposate da tanti anni. Ma l’unione civile consente loro, da oggi, di vivere liberamente la propria condizione di coppia anche in termini di diritti e di doveri; siglando legalmente la promessa di un’assistenza morale e materiale.
Parliamo di diritti e doveri introdotti dalla legge Cirinnà che riconosce, dunque, nelle unioni omosessuali una formazione sociale secondo il dettato della Costituzione anche, ad esempio, in materia di permessi per l’assistenza in caso di disabilità accertata del coniuge. La legge, inoltre, estende alle unioni civili anche parte della disciplina sulle successioni.
Ma il sogno che hanno coronato ieri le due donne si basa soprattutto sull’amore che volevano ‘registrare’, iniziando il nuovo anno come una coppia di fatto. L’assessore Bosi, che ha appunto celebrato il legame, ha postato una foto su Facebook affermando di aver provato «un’emozione fortissima nell’unire due donne alla soglia degli ottant’anni».
Nel 2016 il Comune ha celebrato quasi cinquanta unioni civili, mentre dall’inizio del 2017 sono state circa una quarantina, molte delle quali hanno visto protagoniste giovani coppie. Per richiedere la costituzione dell’unione civile è necessario presentare domanda esclusivamente on line tramite apposita agenda elettronica, scegliendo giorno, orario e sala. Chi è sprovvisto di collegamento internet può rivolgersi di persona all’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
E’ necessario inoltre scegliere il regime patrimoniale così come previsto dal codice civile ed è possibile decidere per un cognome comune.
Valentina Reggiani per http://www.ilrestodelcarlino.it/