Una pagina su un quotidiano nazionale per scrivere non una, ma tre lettere a papa Francesco. L’ha scritta un anonimo imprenditore veneto, attivo nel campo della ristorazione e dell’alberghiero e tra i leader di Confcommercio nella regione. Nelle lettere l’uomo, 58 anni, racconta la sua vicenda di omosessuale che ha sempre tenuto nascosta la sua natura, arrivando a odiare se stesso, fino al punto di scrivere un libro e raccontare tutto, facendo “coming out” (ma sul giornale non scrive la sua identità). Oltre a pubblicizzare il suo libro, l’uomo richiama la Chiesa a una maggiore apertura nei confronti degli omosessuali, perchè, scrive, tante forme di omofobia, di violenza, di chiusura, possano venire meno. Una lettera che, poco ma sicuro, l’atteggiamento anticonformista di Papa Bergoglio ha reso in qualche modo plausibile. Ma ve la sareste immaginata, anche solo pochi anni fa, quando in Vaticano c’erano Ratzinger o anche Giovanni Paolo II?