È successo a Minneapolis. Eric decide di portare a cena fuori la sua famiglia e sceglie il ristorante Hell’s Kitchen, una volta seduti l’uomo nota che il posto era frequentato da troppi gay: “Troppa gente gay”, questo il commento “negativo” che Eric ha scritto su Facebook nella pagina del ristorante. La risposta del proprietario è la seguente: “Ti chiediamo di non tornare più a Hell’s Kitchen. Chi lavora qui, che sia gay o non, vede Hell’s Kitchen come la propria casa. Ogni mattina apriamo le nostre porte facendo il possibile per far sentire ogni cliente a casa sua. Facciamo ciò che possiamo affinché il cliente si senta il benvenuto, facciamo ciò che possiamo per creare un ambiente che gli dia l’opportunità di strare bene in compagnia dei suoi amici, facciamo ciò che possiamo per creare un ambiente blindato da ogni forma di pregiudizio e facciamo ciò che possiamo per creare un ambiente che sia sicuro. Sono questi gli “obiettivi del locale” che ognuno dei 166 membri della famiglia di Hell’s Kitchen ha nel proprio DNA. Tu sei libero di pubblicare il commento che vuoi su di noi, noi siamo ugualmente liberti di dirti di non mettere più piede in casa nostra”.
L’inaspettata risposta ha spinto Eric a cancellare il commento rilasciato ma il proprietario del ristorante ha deciso di dargli una seconda possibilità: “Crediamo nel pentimento, rispettiamo la gente che riconosce di aver ferito altre persone con le sue parole o azioni. Appreziamo il gesto del signore che ha cancellato il commento offensivo e siamo disposti a dargli la possibilità di conoscerci per sapere chi siamo”.