Recep Tayyip Erdogan è tornato ad attaccare la comunità Lgbtq+ turca.
Durante una conferenza stampa l’ex primo ministro ed ex sindaco di Istanbul ha parlato di “degenerazione” riferendosi proprio alle persone gay e transessuali.
“Di recente hanno introdotto diritti LGBTQI nella società, cercando di degenerare la nostra struttura familiare. Quindi, faremo quello che serve per fermare tutto questo”, ha dichiarato Erdogan. Solo pochi giorni fa, nello storico quartiere Fatih di Istanbul, diverse migliaia di manifestanti hanno marciato, protestando contro le associazioni “Arcobaleno”, chiedendo al governo del presidente turco Erdoğan di chiuderle e mettere al bando le loro attività. È stata la più grande manifestazione del genere mai vista in Turchia.
Turchia, no a protezione di donne e gay: “La mancanza di rispetto dei diritti umani non è accettabile a nessun prezzo”
Gli organizzatori hanno affermato di aver raccolto oltre 150.000 firme, per chiedere una nuova legge che vieti quella che definiscono “propaganda” LGBT.
La protesta di Istanbul ha suscitato indignazione tra le associazioni omosessuali e in molti altri gruppi che si occupano della difesa dei diritti umani, in tutto il mondo. Le sfilate Lgbt sono state vietate in Turchia già dal 2015 e ora c’è una preoccupazione generale, da parte degli attivisti, di un ulteriore giro di vite e che i loro già pochi diritti, nel Paese, vengano ancor più intaccati.
Ilga Europe, organizzazione internazionale che si batte per l’uguaglianza dei diritti Lgbt e dei diritti umani in Europa e nell’Asia Centrale, ha cosi twittato: “La Turchia deve garantire la protezione di tutti i suoi cittadini“.