Henry Gomez Simòn Andre è un ragazzo del Cile ma ormai vive a Torino da due anni. A Pasqua è stato picchiato perché indossava una maglietta corta. È riuscito a scappare, grazie all’intervento di un’altra persona, solo quando aveva la bocca piena di sangue.
Henry Gomez Simòn Andre è un ragazzo del Cile ma ormai vive a Torino da due anni. Si trova in città per frequentare la scuola di circo e a Pasqua è stato aggredito solo perché gay: cinque persone lo hanno circordato, vicino alla stazione di Porta Nuova e poi lo hanno picchiato e insultato per il suo orientamento sessuale.
Tutto è iniziato perché Henry, che ha solo 23 anni, indossava un capo di abbigliamento che ha scatenato la violenza degli aggressori: si trattava, racconta La Stampa, di un “crop top colorato. Una t-shirt un po’ corta”. E sono subito partiti gli insulti: “Mi hanno urlato maricón (espressione dispregiativa con cui in spagnolo si indicano gli omosessuali, ndr) – racconta – Poi uno di questi mi si è avvicinato e mi ha tirato un pugno. E ancora un altro. Io cercavo solo di non cadere, di restare in piedi, quando sono stato colpito con un calcio all’inguine”.
Ma i 5 aguzzini, tutti adulti, non si sono limitati alle parole. Uno di loro ha iniziato a picchiare Henry, con calci e pugni, fino a che non aveva la bocca piena di sangue: “Poi uno di questi mi si è avvicinato e mi ha tirato un pugno. E ancora un altro. Io cercavo solo di non cadere, di restare in piedi, quando sono stato colpito con un calcio all’inguine”.
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Il ragazzo racconta che è stato solo uno dei cinque a colpirlo. Ma sottolinea che gli altri quattro che sono rimasti a guardare non sono meno colpevoli. In mezzo a tanta barbarie qualcuno però lo ha aiutato. Il proprietario di un supermarket che si è messo in mezzo impedendo a chi stava picchiando Henry di continuare. E così lui è riuscito a scappare. Lui, con la famiglia lontana voleva solo non passare da solo il giorno di Pasqua ed era uscito per comprare qualcosa da portare in casa di amici, dove aveva in programma di trascorrere la giornata. Ora Henry, che ha presentato una denuncia in procura, spiega di avere paura ogni giorno: “ma continuo a pensarci. Ora ho paura a girare da solo, controllo in continuazione chi c’è alle mie spalle”.
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