Il liceo Alfieri ha creato il bagno “neutro”, senza generi e ora l’idea prende piede. Gli stessi cartelli “unisex” sono comparsi questa mattina sulle porte dei servizi igienici anche all’interno del liceo Gioberti, lo storico istituto nel cuore della città che è stato anche il primo a dichiarare occupazione lo scorso primo febbraio dando il via all’ondata di mobilitazione, dopo gli scontri in piazza il 28 gennaio per il tentativo degli studenti di spostarsi in corteo.
Il collettivo del liceo Gioberti, oltre a esprimere solidarietà ai colleghi e alle colleghe dell’Alfieri per il blitz di Azione Studentesca (che hanno contestato la mossa con uno striscione) ha affisso dei cartelli sulla porta del bagno.
Lo stile è lo stesso: una sagoma che indossa sia gonna che pantaloni, simboli dei generi per abbatterne le differenze, e la scritta “bagni neutri”. Un’azione dimostrativa, perché non è chiaro ancora se i nuovi simboli potranno restare. E non è difficile immaginare che si uniranno altri istituti.
La mobilitazione contro le differenze di genere è frutto della lunga mobilitazione studentesca di questo “febbraio caldo”. Non solo nelle piazze, dove hanno sfilato per le morti dei due giovani studenti Lorenzo e Giuseppe, chiedendo di rivedere i percorsi formativi sui luoghi di lavoro e di essere ascoltati. Ma anche nelle scuole, con una mobilitazione che in quattro settimane ha coinvolto una sessantina di istituti a Torino.