Tiziano Ferro ha raccontato nel suo documentario “Ferro”, che sarà in onda su Amazon Prime dal prossimo 6 novembre 2020, che volevano farlo fidanzare per finta con ragazze per mettere a tacere i pettegolezzi sulla sua omosessualità, ma disse no.
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Questo clima di cose non dette e pressioni di produttori e addetti del settore musicale gli hanno causato danni inimmaginabili e tormenti interiori infiniti.
“Dopo il rapporto con il cibo e con il corpo – ha dichiarato il celebre cantautore -, ecco un altro grande problema: si parlava di me come gay e non andava bene. Mi gelo perché il problema non era più mio, solo mio. Ma decido di non mentire, non invento fidanzate”.
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“Non sono mai stato il primo della classe, ero anonimo, non bello, per niente atletico, anzi grasso, timido, i ragazzi mi chiamavano ciccione, femminuccia, sfigato. Aspettavo che qualcuno intervenisse per difendermi, ma non succedeva mai. Vivevo perennemente frustrato, e inca**ato e anche umiliato. Poi ho cantato per la prima volta e il mondo è cambiato. La musica è diventata il canale per esprimermi in un mondo nel quale non mi riconoscevo”, ha dichiarato il cantante.
In merito al coming out ha rivelato: “La verità mi ha reso libero; l’onestà e la sincerità mi hanno avvicinato ancor di più alle persone”.