Come ogni anno, l’attesissima finale del Super Bowl, il campionato americano di football, ha tenuto banco non solo per la partita in sé, ma anche per tutto ciò che le ruota intorno. Quest’anno, infatti, numerosi artisti si sono rifiutati di partecipare allo spettacolo degli Halftime Show, ossia il concerto che si tiene nel break tra un tempo e l’altro, per mostrare la loro solidarietà a Colin Kaepernick, il giocatore discriminato per motivi razziali. C’è stato addirittura chi ha organizzato una petizione per invitare i Maroon 5 a declinare l’invito.
La band, però, ha deciso di partecipare, a differenza di Cardi B che avrebbe dovuto essere loro ospite per cantare insieme una canzone ma che invece non si è presentata in segno di protesta. La band ha eseguito alcuni dei brani più famosi come: Harder to Breathe, This Love, Girls Like You e Moves Like Jagger, pezzo durante il quale il cantante Adam Levine ha mandato le fan in visibilio togliendosi la maglietta e mostrando il suo petto tatuato e muscoloso.
Questo suo gesto, però, non è passato inosservato sui social, dove tanti utenti si sono lamentati perché stavolta nessuno ha rimprovero al cantante di non aver mantenuto il decoro sul palco, quando invece, alcuni anni fa, durante l’esibizione con Justin Timberlake, a Janet Jackson uscì fuori un capezzolo dall’abito e scoppiò uno scandalo, definito addirittura “nipple gate”.
I Maroon 5, dal canto loro, sembrano non essere interessati ad alcuna polemica, né quella sul loro gesto di solidarietà mancato, né tanto meno quella dei capezzoli: “Non farei il lavoro che faccio se non fossi in grado di gestire qualche piccola controversia. Ci aspettavamo le critiche e vorremmo andare oltre. Parleremo con la nostra musica”, queste le parole di Adam Levine prima dell’esibizione. Dopo il concerto, invece, su Instagram ha scritto: “Ringraziamo l’universo per l’opportunità storica di poterci esibire sul palco più grande del mondo, ringraziamo i nostri fan per aver reso possibile questo nostro sogno. E ringraziamo anche chi ci critica per spingerci sempre a fare del nostro meglio”.