Secondo uno studio sulla sessualità umana, pubblicato nel Journal of Personality and Social Psychology, le persone “completamente eterosessuali” non esistono.
La ricerca è stata condotta dalla Cornell University, una delle più prestigiose università americane, e ha preso in esame le reazioni umane agli stimoli sessuali. Si tratta della parte di un’indagine più ampia sui comportamenti e l’orientamento sessuale umano, sulla quale psicologi e scienziati dibattono da tempo.
Nello specifico, ai partecipanti di questo studio è stato mostrato del materiale pornografico, sia eterosessuale che omosessuale. Gli studiosi hanno registrato le reazioni fisiche a tali stimoli, come le espressioni o la dilatazione della pupilla. Secondo il professore Ritch Savin-Williams, direttore del Laboratorio di Sessualità e Genere, del dipartimento di scienze sociale della Cornell University, «Non possiamo controllare la dilatazione della nostra pupilla. Ed è così che le persone esprimono in un primo momento il proprio desiderio, in maniera istintiva».
Lo studio in questione ha riguardato soltanto gli uomini. «Abbiamo mostrato ad un gruppo di uomini eterosessuali immagini di donne che si masturbano e i loro pupille si sono dilatate. Poi abbiamo mostrato loro immagini di uomini che si masturbano e in molti casi le pupille si sono altrettanto dilatate».
Tutto ciò, per il professore Ritch Savin-Williams, dimostra come la sessualità umana sia molto più fluida di quanto le strutture sociali ci vogliano far credere: «Da un punto di vista psicologico possiamo dire che gli uomini non sono o gay, etero, bisessuali, ma ci sono aspetti della sessualità maschile che sono un continuum, così come abbiamo notato nelle donne».
Vale per gli uomini come per le donne: nessuno è del tutto eterosessuale
Lo studio, infatti, riprende una ricerca dell’Università dell’Essex, pubblicata nel 2015, che, attraverso lo stesso metodo di indagine, aveva aveva dato risultati analoghi: l’82% delle donne prese in esame si era eccitata guardando materiale pornografico sia con uomini che con donne. Nello specifico: il 74% delle donne prese in esame si definivano eterosessuali, ma erano fortemente attratte sia da donne che da uomini. Mentre le donne lesbiche erano attratte principalmente da donne.
Secondo Savin-Williams, nonostante le discriminazioni sociali e lo stigma che tutt’ora persiste, le persone LGBT hanno una percezione diversa della propria sessualità, in quanto hanno dovuto mettere in questione le norme sessuali e di genere, a differenza della maggioranza delle persone eterosessuali, e cisgender.