“Siamo state picchiate solo perché siamo lesbiche”. Inizia così il triste sfogo – raccolto dalla Gazzetta della Martesana – di Beatrice e Deborah, due fidanzate di Pozzuolo Martesana picchiate il 14 agosto scorso da un loro vicino di casa.
Le botte – le due ragazze e la madre di una di loro sono finite al pronto soccorso – sono arrivate come epilogo di un rapporto di vicinato da sempre difficile, fatto di piccoli dispetti e insulti.
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Tutto è accaduto la sera del 14 agosto: “Stavamo rientrando a casa dopo aver fatto la spesa – ha raccontato Deborah, ventinove anni – Abbiamo trovato i nostri oggetti lasciati sul ballatoio e spostati. Ho suonato al vicino dicendogli che se fosse capitato ancora lo avrei denunciato e quando mi sono girata per andarmene mi ha sferrato un pugno alla schiena e alla nuca”.
Subito dopo l’uomo si è scagliato contro la madre di Deborah, che era con la coppia e che ha provato a intervenire per difendere la figlia. Calci e pugni anche contro Beatrice, che fortunatamente è riuscita a schivare qualche colpo. “Ci ha urlato – l’amara ammissione della vittima – lesbiche di merda, fate schifo”.
Le tre, ferite, hanno reagito e sono riuscite a fuggire: “Lui ci ha inseguito per le scale – ha ricordato ancora Deborah – ma alla fine ho chiuso il cancello tenendolo in modo che non potesse raggiungerci”. Sul posto, sono immediatamente intervenuti i carabinieri, che hanno identificato il presunto aggressore e raccolto le testimonianze delle vittime. Le due ragazze e la madre di Deborah sono invece state medicate in ospedale e poi dimesse senza, fortunatamente, gravi conseguenze fisiche.