Dopo due condanne, di cui una già definitiva, troviamo la signora Silvana De Mari che ribadisce le affermazioni diffamatorie che hanno condotto a quell’esito penale dalla prima pagina del quotidiano di Maurizio Belpietro.
Settimana scorsa Silvana De Mari è stata definitivamente condannata in Cassazione, che ha rigettato il ricorso contro la sentenza d’appello con cui l’ex medico era stata condannata per diffamazione aggravata per la frase “il movimento LGBT vuole diffondere la pedofilia“. A darne notizia il Coordinamento Torino Pride, assistito e rappresentato dall’avv. Nicolò Ferraris, insieme al suo collega Gabriele Filippo.
D’altronde lui la reclutò proprio come ricompensa alla prima condanna di primo grado: Se pare verosimile che la signora debba mantenere il suo personaggio se vuole continuare a ricevere soldi e donazioni da quei negazionisti e nefasti che la credono una Giovanna D’Arco dei poveri, un po’ più opinabile è che l’Ordine dei Giornalisti non prenda alcun provvedimento contro un direttore di giornale che diffonde teorie già smentite dai tribunali.
Silvana De Mari: “Si può guarire. Gli ex gay sono più felici ed equilibrati dei gay”
A difendere l’ex dottoressa, ancora una volta, Simone Pillon. “Reagiremo colpo su colpo e porteremo puntualmente in tribunale chiunque offenda noi e qualunque membro della comunità LGBTQIA+”, ha scritto.
La #Cassazione rigetta il ricorso e conferma la condanna: @Silvana_demari ci ha diffamato, con il risarcimento ottenuto abbiamo già aiutato molte persone in difficoltà.
Reagiremo colpo su colpo e porteremo in tribunale chiunque si macchi di #omofobia ! pic.twitter.com/YjF9hme87r— Circolo Mario Mieli (@mariomieliroma) June 22, 2023