“Le ragazze posso ubriacarsi, ma devono essere consapevoli che sono potenziali obiettivi perché gli stupratori puntano alle donne che hanno bevuto. Non dovrebbe essere così, ma nei tribunali lo vediamo ogni giorno. Le donne ubriache sono meno in grado di respingere un uomo con cattive intenzioni. E tra l’altro una ragazza che non fosse sobria al momento della violenza ha anche minori possibilità di essere creduta”. A dirlo è stata Lindsey Kushner, una donna che fa il giudice a Manchester.
Le parole della giudice erano relative al cousa di una diciottenne stuprata da un 19enne che aveva conosciuto in un fast food a Manchester. Per lui 6 anni di prigione, ma anche la reprimenda per le ragazze che si ubriacano. Un recente sondaggio dice che una persona su tre pensa che una minigonna possa essere la provocazione per un stupro. Il gruppo End Violence Against Women riporta invece che parole come quelle dellagiudice tolgono responsabilità degli atti di violenza agli uomini: “Le donne già si pongono limiti: vanno via prima, prendono il taxi e non il bus, non mettono quella maglia o quella gonna e vengono comunque struprate”. La BBC riporta anche le parole di Yvonne Traynor, a capo del gruppo Rape Crisis South East: “La sola persona responsabile di uno stupro è lo stupratore”.