Molte persone li hanno soprannominati semplicemente “i nuovi hippie“, perché la Rainbow Family of Living Light è un movimento che si basa sugli stessi ideali: unisce persone provenienti da ogni parte del Mondo sotto i valori di non violenza, non gerarchia e uguaglianza.
La grande differenza è che, rispetto agli hippie, i membri di questo movimento si ispirano alla cultura degli Indiani d’America.
“Ci danno degli hippie – commenta Matteo, psicologo e psicoterapeuta di Milano appartenente alla Rainbow Family – ma lo siamo solo nella misura in cui si pensa all’unione e alla condivisione. Noi non abbiamo nulla a che fare con le esagerazioni di allora”.
Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1972, la Rainbow Family si è sviluppata soprattutto attorno ai gatherings.
Si tratta di incontri annuali itineranti e gratuiti, che si tengono in svariate località e sono aperti a tutti coloro che desiderano parteciparvi, senza distinzioni.
Per questi incontri si tendono a prediligere i mesi estivi ma soprattutto i luoghi incontaminati, difficili da raggiungere ma ricchi di acqua e legname.
I gatherings, in altre parole, sono l’occasione per unire l’uomo alla natura, ritrovando quel contatto andato perduto nella frenetica società odierna.
Solitamente durano un mese e seguono i cicli lunari: iniziano con la luna nuova e terminano con la successiva, condensando il rito più importante durante il plenilunio.
Partecipare ad un gathering rappresenta un’esperienza intensa e aperta a tutti. Offre la possibilità di entrare in contatto con se stessi, la natura e gli altri, sperimentando uno stile di vita più semplice e puro. Un rigenerante ritorno al passato.
Ovviamente vigono anche alcune regole importanti, volte a tenere forte l’ideale alla base del movimento e soprattutto a garantire il massimo rispetto della natura e dei partecipanti.
Sono vietati alcool, droghe, armi, farmaci (eccetto i salvavita) e non sono ammessi nemmeno apparecchi metallici, compresi orologi e cellulari.
Ciò che conta è che ognuno porti un personale contributo alla comunità: c’è chi prepara la legna, chi i pranzi, chi regala massaggi o corsi di yoga, botanica, meditazione e persino chi elargisce abbracci.
La musica viene suonata unicamente dal vivo e la lingua usata è l’inglese, oltre al sorriso.
Anche in Italia questo fenomeno sta prendendo piede. Il primo gathering è avvenuto nel lontano 2002 e, a seguire, nel luglio del 2017 se ne è tenuto un secondo in Friuli Venezia Giulia, a Tramonti di Sopra, nel Pordenonese che è terminato il 21 agosto 2017 e ha visto la partecipazione di più di 3000 persone di tutte le età, compresi numerosi bambini, anziani e famiglie, tutte con zaino in spalla, tende e un forte sentimento di amore verso la natura e il genere umano.