Sharon Stone è stata una delle ospiti d’onore dell’evento Raising Our Voices organizzato da The Hollywood Reporter a Los Angeles.
Un’occasione per gli esperti di cinema per confrontarsi sui temi della diversità, dell’equità, dell’inclusione e dell’accessibilità a Hollywood. A segnare la serata, però, è stato soprattutto l’intervento dell’attrice di Basic Instinct, che ha fatto notare come la sua malattia le abbia fortemente limitato la carriera.
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«Nel 2001 ho avuto un ictus» ha spiegato Sharon Stone dal palco. «Avevo l’1 per cento di possibilità di sopravvivenza. Ho avuto un’emorragia cerebrale di nove giorni. Mi ci sono voluti sette anni per riprendermi e da allora non ho più un lavoro». Parole franche e amare, quelle dell’attrice. «Quando è successo, non volevo dirlo a nessuno perché sai che se qualcosa va storto con te, sei fuori. Qualcosa è andato storto con me. Sono fuori da 20 anni. Non ho avuto lavori. E dire che a un certo punto della mia vita sono stata una grande star del cinema».
@all_femDopo l’ictus e l’emorragia cerebrale che l’hanno colpita nel 2001, Sharon Stone ha fatto molta fatica a reinserirsi nel mondo del cinema, a causa di un ambiente chiuso che l’ha esclusa a causa dei suoi problemi di salute. È proprio per denunciare questo tipo di trattamento discriminatorio che l’attrice ha usato la propria voce in un potente discorso durante il quale, non solo ha ripercorso le enormi sfide affrontate, ma ha anche voluto infondere fiducia e coraggio a tutte quelle persone escluse ed emarginate dal settore, per le quali si batte ogni giorno in prima persona, rimarcando un concetto fondamentale: lavorare è un diritto di tutti e tutte. Sempre. @sharonstone #fem #news #diritti #lavoro #salute #sharonstone