Un anno fa pubblicò un post. “Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili“. Poi lo aveva rimosso dalla sua pagina social.
Giuseppe Cannata, ex vicepresidente del consiglio comunale di Vercelli (poi dimessosi), ma ancora consigliere, ha patteggiato una pena di 4 mesi con sospensione condizionale e ha versato, a titolo di risarcimento, tremila euro all’associazione Arcigay della sua città.
Era luglio di un anno fa. Quell’accusa era poi stata archiviata – scrive il giudice – “per insussitenza sotto il profilo oggettivo e soggettivo”. Ma era rimasta in piedi l’accusa per diffamazione dopo la querela dell’arcigay di Vercelli.
“Abbiamo volontariamente deciso di versare una somma all’Arcigay – spiega il suo legale Giuseppe Fiore – Quella frase era un commento a un post del senatore Pillon riferito a un pride toscano. Il mio cliente non ha mai voluto offendere gli omosessuali. E’ stato un commento sciocco, che è stato cancellato e per il quale abbiamo chiesto scusa”.