Il mondo della scienza e della medicina continua ad interessarsi alla sessualità maschile e questa volta il focus è sul pene.
Per amore si fa accorciare il pene: “L’ho tagliato per avere più rapporti ma le cose sono cambiate, in peggio…”
Una recente ricerca dell’ospedale universitario HM Puerta del Sur di Madrid ha dimostrato che non tutti i peni crescono allo stesso modo durante l’erezione. A seconda della maggiore o minore elasticità, il pene può crescere diversamente.
Il team di urologi ha condotto un’indagine su 225 uomini, esaminando il pene sia a riposo che in erezione attraverso ecografie.
La ricerca ha rilevato che ci sono tre tipologie di peni in base alla loro elasticità:
- “Crescente”
- “Doccia”
- “Zona grigia”
Il primo tipo, che rappresenta il 24% degli uomini, è caratterizzato da una grande elasticità e cresce di oltre il 56% durante l’erezione. Il secondo tipo, che riguarda il 25% degli uomini, ha invece una scarsa elasticità e cresce solo del 31%. Infine, il tipo “zona grigia”, che rappresenta la maggioranza degli uomini (51%), è a metà strada tra i primi due.
Le quattro tipologie di pene: anche la forma cambia.
Oltre alla variazione nell’elasticità, la forma del pene a riposo può anche variare.
La ricerca ha individuato quattro diverse tipologie di forme:
– Pene curvo: curvato verso il basso o lateralmente. Spesso questa forma preoccupa gli uomini, soprattutto durante l’atto della penetrazione. In realtà una curvatura minima non ha alcuna influenza sull’attività sessuale.
– Pene a matita: glande sottile rispetto al corpo. Si tratta della forma più comune di pene.
– Pene a fungo: glande più ampio rispetto al corpo
– Pene a cono: glande più sottile rispetto al resto del corpo. In questo caso la penetrazione avviene più facilmente.