Il bidet viene da molti considerato un amico quotidiano della toilette personale, specialmente dalle donne che vi ricorrono in particolar modo secondo precise cadenze mensili.
Eppure nonostante possa sembrarci così utile per numerosi motivi – dal lavarsi le zone intime dopo essere andati in bagno, al semplice sciacquarsi i piedi – all’estero il bidet non esiste.
Ciò non vale per tutti ovviamente, ma nella maggior parte degli altri Paesi, questo supporto igienico semplicemente manca. E quando viene fatto presente agli autoctoni di cosa si tratti, si può addirittura riuscire a strappare loro una risata. Ma perché siamo rimasti in pochi a farne utilizzo, ed addirittura in Francia (nazione che gli diede i natali) è letteralmente estinto?
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Non esiste una risposta univoca, ma una serie di concause: anzitutto il bidet, inventato tra il XVII e l’XVIII secolo, ebbe scarsissimo successo a Versailles, cosa che comportò immediatamente la sua quasi totale stroncatura. Perché quasi? Perché quei bidet vennero installati nelle case d’appuntamenti francesi, dove le prostitute li usavano per lavarsi dopo avere svolto il proprio mestiere.
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Da qui l’associazione del bidet al lavoro di meretrice per i cugini d’oltralpe. In Italia viceversa la Regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo-Lorena ne pretese la presenza nel suo bagno personale, e da lì l’uso si diffuse a tutta la corte, quindi all’intero Paese. Un perfetto esempio di come le mode dettate “dall’alto” possano influire sulle abitudini sociali di un intero popolo, ed addirittura sulla sua igiene personale.