Sono passati 19 anni dall’ultima volta dei Negramaro a Sanremo.
Un ritorno che tutti aspettavano anche perché nel 2005 furono eliminati e non con poche polemiche. Ripercorrendo quei momenti, Giuliano Sangiorgi confessa: “L’ultima sera ci chiamò Caterina Caselli noi stavamo in albergo in pigiama già felici di come stava andando, e disse: ‘Rivestitevi e venite in sala stampa che dovete ritirare il premio della critica’”. Da lì i Negramaro divennero i Negramaro.
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E ora sono tornati con la loro “Ricominciamo tutto”. Un titolo che già di per sé dice molto. “Amadeus ci teneva molto che fossimo in questo festival e abbiamo pensato subito a ‘Ricominciamo tutto’. È giusto raccontarci di nuovo, come vent’anni fa, un’occasione per far arrivare a tutti una canzone che fa parte della nostra vita”. Per il futuro, i Negramaro vogliono davvero ricominciare tutto: “Come dice la nostra canzone e questa volta ripartiamo da Berlino”.
Per quale motivo? “Partiamo dal fatto che mia figlia è cresciuta durante il Covid, in piena diffidenza, e io questo non lo sopportavo, non voglio vivere nella diffidenza e non voglio che ci viva mia figlia, per questo abbiamo fatto tanti viaggi, io, mia figlia e mia moglie”. E proprio durante uno di questi “ho scritto Berlino Est che racconta il mio primo impatto con questa città. Poi ho mandato la canzone agli altri come fosse la mia cartolina da Berlino, per dirgli quanto mi era piaciuta. Insomma, il disco andremo a inciderlo lì: abbiamo già programmato una fuga appena finito Sanremo, disco nuovo e poi saremo negli stadi, a partire dal 15 giugno a Napoli, per la prima volta allo stadio Maradona”.
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Tornando a Sanremo, la loro scelta per la serata delle cover è ricaduta su La canzone del sole. Un brano non così scontato, anzi: “Malgrado sia stupenda, tutti i musicisti la odiano perché era la prima che si imparava e ti ricordi esattamente le 15 ore di falò passate a cantarla, e infatti l’ho resa diversa, togliendo quella chitarrina che ci ha distrutto; l’arrangiamento è un omaggio a Coldplay, U2, passando ovviamente per Lucio Battisti, e poi abbiamo deciso di invitare Malika Ayane a cantarla con noi”. Amadeus all’inizio ne era contrariato, ma poi: “Amadeus mi ha detto: ‘Maledetto, mi avevi già distrutto con ‘Meraviglioso’ perché anche lui da deejay la odiava, e lo stesso per questa, la odiava, e per gli stessi motivi miei, ma ora mi ha detto che la sente in continuazione e non vede l’ora di presentarla sul palco dell’Ariston”.