Ghali è al suo debutto al Festival di Sanremo, dopo essere stato superospite nel 2020.
Quest’anno il rapper milanese porta la canzone “Casa mia” che ha descritto come “un viaggione, come se fosse un brano scritto a quattro mani con un extraterrestre amico, in cui cerco di dargli spiegazioni. Guardiamo il pianeta terra dall’alto e ci sono delle cose che non riesce a comprendere e che io non riesco a spiegargli, cose che succedono e che stanno succedendo oggi sul nostro pianeta”.
Riguardo all’ispirazione per realizzare questo pezzo, ha spiegato: “Sono appassionato di cinema, mi piace la regia e vorrei fare il regista un giorno. È così che ragiono i miei brani: spesso i pezzi che scrivo partono da un’idea di video, da un’immagine che visualizzo”.
Ghali ritorna alle origini con “Pizza Kebab vol.1”, il nuovo album (AUDIO)
Ghali è anche una persona molto impegnata dal punto di vista umanitario. La scorsa estate dalle pagine di un noto quotidiano americano è stato chiesto, parlando dell’impegno di Ghali in tema sbarchi se “può un rapper far cambiare opinione all’Italia sui migranti”. A tal proposito aveva dichiarato: “La stessa gratitudine che provo quando ringrazio mia madre per avermi partorito in Italia, l’ho provata questo weekend a bordo verso l’equipaggio di Mediterranea. Fossi nato in Tunisia, lo ammetto, avrei fatto di tutto per fuggire da lì. Spesso ci dimentichiamo le ragioni per le quali si decide di lasciare il proprio Paese, di migrare verso un futuro migliore e le cause che ci portano a questo”.
Tutte convinzioni che ora potrebbe raccontare in Casa mia non solo a quell’alieno, ma anche a tutto il pubblico con il coraggio che contraddistingue non solo lui stesso, ma anche la sua musica. In un’intervista aveva detto: “Scrivo perché ho bisogno di questa terapia e mi voglio curare tutti i giorni. Se non mi volessi bene farei qualcos’altro, avrei seguito una strada più facile, avrei usato come giustificazione il mio passato per poter prendere scelte sbagliate. Proprio perché mi voglio bene ho deciso di fare altro, sarei potuto finire molto male”.