L’ultima polemica riguardante il prossimo Festival di Sanremo è stata creata dal leghista Simone Pillon. L’uomo che difenderebbe “la famiglia e le radici cristiane” (e altri concetti per ottenere like su Facebook) ha avuto da ridire sulla presenza al Festival di una delle co-conduttrici.: Drusilla Foer.
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Il senatore della Lega, all’indomani dell’ufficializzazione dei cinque nomi, aveva storto il naso per la presenza di Drusilla Foer dichiarando: “Com’era ampiamente prevedibile, al festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori”.
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“Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva”, riportava il post del leghista.
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Ma ecco che, durante il programma radiofonico condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri su R101, Drusilla risponde alla polemica del leghista.
“Come avrete notato io non mi sono esposta per niente. A me in generale non piace voler definire qualcosa con un nome perché tutti noi siamo molte cose, il mio caso è un pochino più complicato, e poi non so cosa voglia dire il babbo normale di famiglia. Quello che non mi piace è che un pensiero mio debba sostituire il tuo. Mettete Drusilla Foer e un padre di famiglia. Bisognerebbe che questa nazione imparasse a stare tutti insieme, non a mettere alcune persone al posto di altre”.
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