Amadeus è stato chiarissimo ed ha parlato dei Jalisse e della loro “accusa” di essere stati esclusi dal Festival di Sanremo per 25 anni consecutivamente.
Il Quirinale scrive una lettera ai Jalisse: “Mattarella aspetta il vostro disco”
“Niente di personale con loro“, ha precisato il conduttore del Festival. Poi però ha riservato al duo anche una bacchettata in merito all’inclinazione alla lamentela: “Niente di personale con i Jalisse, così come niente di personale con gli altri 320 che non fanno parte di questo Sanremo. Veramente nulla di personale. E sono sempre dispiaciuto perché poi io le canzoni le ascolto tutte e le ascolto più volte, però chiaro devono essere 22. Ripeto, mi dispiace ovviamente per loro che non facciano parte di questo Festival, ma sono tanti che non fanno parte del Festival da tanti anni. Quindi, magari, in futuro ci sarà ancora occasione per loro“.
“La famosa ripartenza non è per tutti; noi Jalisse non abbiamo spazio sul pentagramma del Festival di Sanremo, ma si può parlare di noi e fare citazioni“, avevano lamentato i Jalisse nei giorni scorsi, guidando il coro degli scontenti per la mancata ammissione tra i Big del Festival 2022. “Oggi sono 25 i brani e 25 le esclusioni“, avevano scritto sui social, denunciando una sorta di accanimento in negativo nei loro confronti.
I Jalisse disperati: esclusi per la 25esima volta dal Festival di Sanremo, nonostante la lettera di Mattarella
Poi la stoccata di Amadeus: “Auguro loro buon lavoro e credo che la cosa più importante poi sia quella di lavorare e non di lamentarsi perché la lamentela non rende mai merito alla storia di un cantante. Mi hanno sempre insegnato – sarà che io ho fatto molto sport da ragazzo – di lavorare sodo e di non pensare che ci sia sempre un complotto contro qualcuno. Lavora e magari le cose possono migliorare. Lamentarsi non serve a niente“.