C’è davvero aria di cambiamento al Festival di Sanremo e il «Baglioni bis» si preannuncia come un evento in grado di sparigliare le carte e sorprendere ancora di più il pubblico.
Dopo il successo da record dell’edizione 2018 (la puntata finale è stata vista da 12,1 milioni di spettatori con il 58,30% di share) Claudio Baglioni, che ha già dato un’impronta decisa al Festival nel suo esordio, è pronto a compiere qualcosa di ancora più radicale: eliminerà dalla gara le Nuove proposte. In compenso, andrà in onda su Raiuno a dicembre, nel corso di un’intera settimana, uno show intitolato «Sanremo giovani» in cui si sfideranno una ventina di talenti esordienti. Saranno quattro appuntamenti preserali che porteranno infine a due prime serate trasmesse il 20 e il 21 dicembre. Da queste autentiche «finali» usciranno due vincitori che avranno l’onore di scontrarsi «alla pari» con i Campioni al Festival di Sanremo. È la seconda volta dal 1984 (accadde già nel 2004) che non viene proposta la gara dei «giovani».
Ma chi sarà al fianco del cantante? Pare proprio che Baglioni stia pensando a una co-conduttrice di peso con la quale affrontare queste cinque serate al teatro Ariston. La conduttrice in questione sarebbe Barbara d’Urso. La sua presenza potrebbe garantire l’afflusso del pubblico popolare che la segue quotidianamente, ma occorre vedere in quale modalità coinvolgerla.
Inoltre, contrariamente a quanto si pensava, la Rai ha deciso di confermare le date dell’evento: Sanremo 2019 si terrà quindi dal 5 al 9 febbraio 2019.
Un bell’impegno per il cantante romano che sarà impegnato con il suo tour dal 16 ottobre al 23 novembre (senza contare le tre date-evento all’Arena di Verona che si terranno dal 14 al 16 settembre) e tornerà in giro per l’Italia in una nuova serie di tappe tra marzo e aprile.
In mezzo a questo marasma, dovrà «inventarsi» uno show praticamente tutto nuovo come «Sanremo giovani» (che probabilmente sarà condotto da lui stesso) e cominciare a pensare agli ospiti, ai co-conduttori e soprattutto ai big che vorranno cimentarsi in questa gara rivoluzionata, forse più «rischiosa» ma stimolante.