Samantha De Grenet dice la sua sul Pride e sulla comunità LGBT+. Ecco cosa aveva dichiarato poco tempo fa a Gay.it.
“Qual è la mia posizione sul Gay Pride? Mi piace l’idea che chiunque possa vivere come meglio crede, ma non mi piace l’esibizionismo sfrontato. Io sono una donna eterosessuale e non vado in piazza, con un look piuttosto bizzarro, a gridare la mia eterosessualità. Penso da sempre che bisogna avere rispetto anche per chi ci guarda e non credo che il Pride sia una manifestazione producente per il mondo gay, anzi. Se ci si vuol fare apprezzare da chi ancora ha paura del ‘diverso’, il Pride, a mio avviso, è il modo più sbagliato che possa esserci.”
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Continua: “Il mondo gay pretende una sacrosanta libertà, ma nel momento in cui si ghettizza in certe situazioni, rischia di restarci imprigionato”, poi sulla procreazione assistita dichiara: “Sono favorevolissima alle adozioni, anche per i single, ma non sono molto aperta alla procreazione assistita. Non riesco a farmi piacere le donne che portano in grembo un figlio per terzi. È più forte di me. Come si può vendere o regalare un bambino che hai portato dentro di te per nove mesi? Ci sono così tanti bambini negli istituti, che non chiedono altro che un po’ d’amore. Perché far nascere altre creature dal seme di una persona, con l’utero di un’altra e con due genitori diversi? Io amo i bambini e guai a chi li tocca. Sui social, ad esempio, blocco tutti.”
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Conclude: “Posso sentirmi dire qualsiasi cosa. Lascio a tutti la possibilità di dire quel che vogliono, ma guai a toccare mio figlio o qualsiasi altro bambino. I social stanno prendendo sempre più una piega sbagliata.”
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