Sulla candidatura di Roberto Vannacci alle elezioni europee con la Lega «stiamo ancora ragionando». Per la prima volta Matteo Salvini esprime una minima perplessità sulla presenza del generale nelle liste del Carroccio l’8 e 9 giugno.
Lo fa durante l’intervista andata in onda a Belve su Raidue. Nella quale critica proprio il generale. Quando la conduttrice Francesca Fagnani gli chiede: «Lei lo direbbe mai che le persone omosessuali non sono normali, per esempio?», il vicepremier risponde così: «No, infatti ho detto che condivido le sue battaglie sulla libertà di pensiero ma per me uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale, bisessuale, polisessuale… l’ultima delle mie intenzioni è entrare nella vita privata della persone».
Nella stessa intervista Salvini ha frenato sull’alleanza con il partito di Vladimir Putin Russia Unita. Sostenendo che l’accordo «non ha più valore dopo la guerra in Ucraina». E ha mandato segnali di pace a Giorgia Meloni, ricordando che la premier gioca con la sua compagna Francesca Verdini. Secondo Repubblica si tratta delle condizioni di una resa politica che il Capitano oggi tenta di scambiare con la sua sopravvivenza politica. Per la quale c’è oggi una cifra: il 7%. Ovvero la soglia del risultato peggiore da registrare per il Carroccio alle Europee. Se la Lega va al di sotto i colonnelli gli chiederanno un passo indietro. Altrimenti resterà alla guida. Anche se sarà difficile spacciare il risultato del 9 giugno per una vittoria in questo caso: nel 2019, sulla scia del governo con il M5s, il Carroccio prese il 34,3%. Ma l’emorragia di voti iniziata alle Regionali rischia di non essere finita.