Aria di burrasca in quel di Instagram tra Selvaggia Lucarelli e Salmo, che non se le sono certo mandate a dire.
Tutto è partito da una considerazione del rapper sull’ultimo anno trascorso tra successi e polemiche: «È stato l’anno più difficile della mia vita. Concerto abusivo, album, recitare nella serie tv, dirigere la colonna sonora, fare un nuovo album, preparare il live per San Siro», ha scritto Salmo prima che un utente gli chiedesse conto del concerto abusivo. «Chiedi a Selvaggia Sucarelli», è stata la risposta dell’artista, che ha storpiato volutamente il cognome della giornalista per suscitare una reazione che è arrivata, in effetti, poco dopo.
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«Non conosco Salmo, lo ritengo anche bravo. Un anno fa mi ero permessa di dire che il suo concerto ad Olbia fatto senza autorizzazioni, con una pandemia che faceva ancora molte vittime, era stato un errore», ha scritto Selvaggia Lucarelli riferendosi a quando Salmo, nel 2021, organizzò un concerto a Olbia per sostenere i sardi colpiti dagli incendi che avevano devastato ettari ed ettari di verde nel momento in cui i concerti e gli assembramenti erano vietati per contenere la pandemia. «Non ha mai risposto nel merito ma, perfino a distanza di tempo, la schifosa battuta sessista storpiando il mio cognome come l’hater medio non ha saputo tenersela. Seguono migliaia di like e ‘Ahaha’. Avanti così. Forse tra due millenni i maschi riusciranno a rispondere a una donna guardando oltre il proprio pisello. Forse».
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A questo messaggio è seguito poco dopo un’ulteriore replica da parte di Salmo: «Non piangere Selvaggia. Mi hanno storpiato il cognome mille volte. Per favore, falla finita con sta roba del sessismo che non c’entra nulla. Il vittimismo da opinioninstagram è passato ormai. Forse», ha concluso lui prima che Lucarelli screenshottasse la conversazione e la condividesse sul suo profilo, sempre su Instagram. «Qui nessuno sta frignando, bello mio. Ti piacerebbe. Invece il mondo è andato avanti, pensa un po’, e una donna se le storpi il cognome in Sucarelli o le mandi il tuo pisello (non richiesto) in chat come tua abitudine, non piange: ti sputtana. Impara. Ciao». Tregua. Per ora.