Vladimir Putin, in un intervento sugli emendamenti della costituzione russ (riforme che guardano già alla scadenza del suo mandato al Cremlino nel 2024) ha ribadito la sua idea sul matrimonio gay e sulla famiglia Lgbt.
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Dopo il 2024 Putin sarebbe obbligato a lasciare il mandato; già nel 2013 ha varato una legge contro la propaganda gay nei confronti dei minori, che i detrattori (tra i quali la comunità Lgbt russa e internazionale) hanno interpretato come una norma che va a penalizzare e punire gli omosessuali russi.
Secondo quanto riporta Reuters, Putin avrebbe teorizzato di imporre un divieto costituzionale al matrimonio tra persone dello stesso sesso in Russia. “Dobbiamo solo pensare a quali frasi inserire e dove farlo” ha dichiarato Putin, lasciando intendere che si tratti solo di qualche mera formalità per arrivare allo scopo. All’attuale definizione di matrimonio nella costituzione russa Putin e i suoi vorrebbero aggiungere la dicitura “uomo e donna” in modo da non concedere spazio ad interpretazioni. “Per quanto riguarda la dicitura “genitore numero 1” e “genitore 2”, ne ho già parlato pubblicamente e lo ripeto di nuovo: finché sono presidente, non accadrà mai. Ci saranno sempre papà e mamma“. ha aggiunto ancora il presidente russo; va da sé che se Putin si oppone ai matrimoni gay in Russia, si opporrà anche alle famiglie Lgbt.
D’altronde sia per ragion di stato che per impostazione culturale, Putin sembra poco permeabile ai fenomeni “politicamente corretti” che vengono dall’esterno. E’ poco conquistato anche da Greta Thunberg, ad esempio: “Sono sicuro che Greta sia una ragazza gentile e molto sincera. Ma gli adulti devono fare di tutto per non portare adolescenti e bambini in situazioni estreme, dovrebbero proteggerli da emozioni inutili che possono distruggere la persona. Questo è quello che voglio dire al riguardo”.