Ufficialmente gli Stati Uniti hanno avuto almeno una first lady omosessuale. Si chiamava Rose Cleveland, visse all’inizio del ‘900 e oggi è sepolta in Italia, accanto alla sua amata. A scoprirla sono stati due giornalisti americani, che hanno raccontato la sua storia in un libro appena uscito.
Tutto inizia nel 1885, con un Presidente scapolo. Si chiamava Grover Cleveland e si insediò alla Casa Bianca a quasi 50 anni e nessuna moglie. Seguendo il protocollo previsto per i presidenti vedovi o non sposati, Cleveland chiamò sua sorella Rose a fare le veci della first lady.
Ben educata, scrittrice di libri e un passato da maestra in un seminario femminile, Rose si dimostrò la figura perfetta e rassicurante per bilanciare quella più scapestrata del fratello.
Dopo appena 14 mesi, però, fu sollevata dall’incarico. Il presidente aveva sposato una 21enne, Frances. E Rose se ne tornò nella sua casa dalle parti di New York, piuttosto contenta per la fine di quel periodo sotto i riflettori. Qualche mese dopo, a 33 anni, Rose incontro Evangeline Simpson, una donna dell’alta società americana mai sposata. Le due iniziarono a frequentarsi e ad avere una relazione, testimoniata dalle lettere d’amore ritrovate dopo un secolo dagli autori del nuovo libro. Viaggiarono insieme per l’Europa e il Medio Oriente, comprarono casa in Florida, confessarono la loro relazione alle rispettive famiglie. Poi, dopo sei anni, come raccontato dal Washington Post avvenne il «tradimento».
Evangeline annunciò che si sarebbe sposata con un pastore protestante del Minnesota molto più grande di lei. Rose se ne partì per l’Europa, e non ritornò per tre anni. Continuò a scrivere lettere a Evangeline, però, che nel frattempo sperimentava la vita da sposata.
Anni dopo, però, le due tornarono a incrociare le loro strade. Quando il fratello di Evangeline, che viveva in Italia, si ammalò gravemente, salirono entrambe su una nave e partirono alla volta di Bagni di Lucca, piccolo paese toscano.
Qui continuarono a vivere insieme, finalmente come due partner, anche dopo la morte dell’uomo. «Credo che associarono l’Italia all’indea romantica di libertà e amore», ha raccontato al Washington Post uno degli autori del libro. Diventarono in un certo senso italiane, Rose ed Evangeline. E durante la prima guerra mondiale parteciparono attivamente ai soccorsi e all’accoglienza dei rifugiati che si riversarono nella Toscana nel 1917
Poi, arrivo l’influenza spagnola, che portò alla morte di Rose, la first lady gay americana, scoperta con un secolo di ritardo. «The light has gone out for me», scrisse sconsolata Evangeline. La donna visse ancora per 12 anni e scrisse un libro sulla Toscana (dedicato a Rose). Oggi le due sono ancora insieme: su loro richiesta, sono state sepolte una a fianco all’altra, nel cimitero di Bagni di Lucca.