Un ragazzo di 21 anni ha denunciato l’aggressione da parte di quattro naziskin che, a Roma, nei pressi della stazione Tiburtina, lo hanno preso a pugni e insultato con frasi omofobe, oltre a puntargli un coltello alla schiena.
Gli aggressori, ha raccontato il giovane, “avevano la testa rasata e indossavano bomber neri. Uno aveva un tatuaggio sulla nuca con la croce celtica. Stavo tornando a casa dal primo giorno di lavoro”.
“Poi mi hanno preso a calci anche quando ero a terra. Mi hanno rubato il cellulare e il portafogli. Prima di andar via mi hanno sbattuto la borsetta in faccia. Mi sembra strano che all’ora di punta nessuno si sia accorto di nulla”, ha aggiunto la vittima, Federico. Il ragazzo, che è rimasto una notte in ospedale ed è stato dimesso con cinque giorni di prognosi, ha presentato denuncia alla polizia. Gli investigatori stanno ora vagliando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di zona.
“Il Circolo Mario Mieli esprime la totale e incondizionata solidarietà a Federico, attivista della Roboterie – ha dichiarato Sebastiano F. Secci, Presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Meli che si è subito offerto per dare assistenza alla vittima – . Non possiamo in alcun modo abbassare la guardia, le aggressioni a chiara matrice omofoba stanno aumentando in questi ultimi tempi”.