Abbiamo conosciuto tutti Rodrigo Alves, diventato famoso in tutto il mondo proprio per i suoi numerosi interventi chirurgici, più di 100, che lo hanno fatto diventare “il ken umano” più famoso al mondo!
Di recente Roddy, questo il suo nuovo nome, ha dichiarato la sua vera identità e che, a 35 anni, non è riuscita più a rimanere nascosta: “Ho sofferto per anni ma oggi non riesco più a fingere al mondo e a me stesso che dentro mi sono sempre sentita donna e che ho fatto tutti quegli interventi in passato perchè non accettavo di sentirmi donna e volevo nascondermi aggiungendo muscoli al mio corpo”.
Oggi Roddy è una persona diversa e, dopo il seno, ha effettuato un’operazione dolorosa e tanto difficile: la femminilizzazione del volto.
“Sono contenta, sono davvero contenta – ha dichiarato Roddy in una story su Instagram – fa male ma passerà, l’importante è realizzare il mio sogno“.
Che cos’è chirurgicamente la “femminilizzazione della faccia”. Da uomo a donna:
Oggi il desiderare un cambiamento di sesso nella apparenza e/o nella sostanza è un fatto accettato dalle società evolute. La profonda e vera ragione per femminilizzare la faccia sta nel voler apparire come una femmina.
L’aspetto esteriore del viso e del corpo è riconosciuto come più importante del cambiamento della forma dei genitali esterni per essere identificati come femmine. E’ per questo che molti individui nati maschi vogliono trasformare in senso femminile l’aspetto esteriore del loro volto senza agire in prima istanza sui genitali: il motivo è che un aspetto femminile è già sufficiente per essere accettati socialmente come femmine e come tali poter vivere.
Esistono molti elementi estetici della faccia differenti tra maschi e femmine (dimorfismo sessuale) che possono essere modificati per dare un’apparenza di femminilità.
In un maschio il mento e la mandibola sono più grandi, il naso più voluminoso, gli zigomi più stretti e appiattiti, le orbite più chiuse e prominenti, la parte bassa della fronte più sporgente e la bombatura della stessa più piatta; c’è poi la sporgenza della cartilagine tiroidea, le labbra, il taglio degli occhi e delle palpebre, il disegno dell’attaccatura dei capelli, la distribuzione del grasso in guance e collo che sono completamente diverse rispetto a una femmina.
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Nel corso degli ultimi 20 anni sotto la spinta delle richieste di questo tipo di pazienti sono state messe a punto nelle chirurgie maxillo-facciale ed estetica della faccia procedure e tecniche chirurgiche che consentono di eliminare le caratteristiche dello scheletro facciale e la distribuzione dei tessuti molli tipiche di un maschio convertendole in forme, volumi e contorni più femminili.
E’ chiaro che la chirurgia di femminilizzazione deve agire di concerto con cure ormonali e dermatologiche per dare il massimo risultato e il supporto psicologico è basilare per una trasformazione bilanciata tra percezione di se e oggettiva apparenza. Lo scopo della chirurgia di femminilizzazione del volto produce un indubbio miglioramento dell’aspetto in senso femminile e ma non può prescindere da considerazioni di ordine matematico che rispettino le proporzioni e le simmetrie della faccia.