Ci sono voluti più di sei mesi e una serie infinita di rinvii, ma finalmente il momento è arrivato: è andata in onda la prima puntata del drag show.
Non sono una signora, il nuovo show che ha segnato il ritorno di Alba Parietti alla conduzione che ci porta nel mondo delle drag queen in prima serata su Rai 2. A dare la notizia è stata la stessa conduttrice, con una serie di post condivisi sulla sua pagina Instagram: dopo tanta attesa, infatti, ora la data è ufficiale. Scopriamo dunque tutti i dettagli sul programma.
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Il cast e i giudici:
Al via questa sera la prima di cinque puntate di “Non sono una signora”, che vedrà cinque personaggi del mondo dello spettacolo vestire i panni di drag queen che verranno votate da una giuria formata da Vanessa Van Cartier, Maruska Starr ed Elektra Bionic. Non solo, perché in studio ci saranno anche due squadre di ‘investigatori del glitter’ formate da Filippo Magnini e Mara Maionchi, contro Sabrina Salerno e Cristina D’Avena, con il compito di smascherare le concorrenti e capire chi si celi sotto il coloratissimo trucco.
Le cinque drag ogni puntata dovranno affrontare tre prove: la Catwalk, cioè la camminata su tacchi vertiginosi, la LipSync, sulla base di un brano musicale iconico e una prova di improvvisazione.
Al termine della manche arriva la prima eliminazione della prima puntata di Non sono signore. A dover abbandonare la gara è Eva Lungherya. Per Sabrina e Cristina sotto i panni della drag vestita d’oro c’è Rocco Siffredi, e lo stesso sostengono Filippo Magnini e Mara Maionchi.
“I ragazzi non devono avere paura di esporsi.
Devono fare quello che interessa a loro.
Non devono fare quello che vogliono gli altri” #RoccoSiffredi #NSUS #NonSonoUnaSignora pic.twitter.com/WUZCRfxqB1— Giovanni Molaschi (@gmolaschi) June 29, 2023
“Mi sono calato bene nella parte, ma meno sui tacchi. Questo è un po’ un contrappasso perché obbligo le mie attrici a mettere sempre i tacchi che però in effetti sono impegnativi”.
Ma come si è trasformato il re del porno nel personaggio scintillante di Eva? Lo racconta un video che lo vede al lavoro con la sua tutor, Vanessa. Nel corso della trasformazione Siffredi riflette sulla necessità di sentirsi liberi di esprimersi senza dover temere bullismo, o peggio, violenza e poi racconta un doloroso ricordo personale: “Di quando ero bambino la prima cosa che ricordo è la morte di mio fratello e mia madre pazza di dolore: avevo sei anni. Per trent’anni mi sono portato dentro questo dolore, poi ho capito che mia madre vuole vedermi sorridere”.
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— 🏳️🌈FabioDaddyNuovoProfilo®️🧸 (@FabioCarraro10) June 29, 2023