Se potesse tornare indietro, Robbie Williams non rilascerebbe «Rudebox» come primo singolo dell’omonimo album datato 2006.
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Parlando con NME, il cantante britannico ha dichiarato: «Il mio più grande errore è stato rilasciare quel brano come primo singolo». «Se lo avessi pubblicato come terzo estratto, ne avrei spiegato il significato adeguatamente. Non vorrei risultare un artista grime, ma so che è stupido». L’intervista è arrivata alla vigilia del rilascio del suo documentario Netflix. «Robbie Williams» verrà distribuita sulla piattaforma streaming l’8 novembre.
«Nel documentario, il momento più cringe per me è tentare di spiegare a un pubblico che ascolta Rudebox per la prima volta che si tratta del più grande singolo dai tempi di Angels», ha continuato nell’intervista per NME
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. «Ripensandoci è il mio secondo singolo più importante perché Angels mi ha dato una carriera e Rudebox ha segnato la fine della mia fase imperiale. Quindi in un certo senso avevo ragione, ma forse ho sbagliato i modi».