Rita Pavone nel 2006 aveva dichiarato di volersi fermare ma non lo ha mai fatto.
Oggi si è confessata in un’intervista al Corriere della Sera: «Avevo subito un’operazione con due bypass all’aorta che mi aveva spaventato moltissimo. Rimasi intubata per sette giorni, la voce aveva problemi e non mi riconoscevo più. Se sono tornata è “colpa” di Renato Zero che mi ha invitata a cantare per i suoi 60 anni. Mi ha detto “è come andare in bici” e in effetti la voce era tornata. Lì ho capito che cantare mi piaceva ancora, mi sono autoprodotta un album e sono rientrata in classifica».
Sul Pride:
Secondo Rita Pavone, «ognuno deve poter amare chi ha voglia di amare. Però io detesto tutte le ostentazioni che sviliscono l’amore, quando vedo i sederi all’aria al gay pride non mi piace».
Poi ha aggiunto: «Il Pride fa parte della battaglia per i diritti, può darsi, ma io sono una boomer e la mia educazione sentimentale era molto diversa. Sono arrivata illibata al matrimonio e so che i miei figli ridono, ma i tempi erano altri. Oggi è diverso e va bene, però nessuno critichi me».