“Voglio che ogni affissione sia un’installazione capace di interagire con la gente. Aggiungeteci qualcosa, sporcatemi, coloratemi, rovinatemi! Fate in modo che quest’immagine possa diventare una vera e propria opera d’arte“. È iniziata così la disavventura di Riki, cantante uscito dal talent show di Maria De Filippi. Alcuni giorni fa, in vista dell’uscita del suo singolo “Gossip“, aveva tappezzato le vie di Milano con alcuni cartelloni pubblicitari che lo ritraevano. E ha chiesto, appunto, ai suoi fan di scrivere sopra tutto quello che volevano. Un’opera d’arte site specific, con protagonista la gente che lo segue. E anche gli haters.
In questo modo, infatti, l’artista si è esposto parecchio, consentendo anche a chi non è d’accordo con la sua musica di dire la sua. E, oltre ai cuoricini e alle frasi di affetto, sono arrivati anche gli insulti. Uno fra tutti: “F****o“.
“Tutto è iniziato appena due giorni fa ed è surreale quello che sta accadendo!“, ha scritto il cantante condividendo i cartelloni “sporcati”. “Qui ho raccolto solo dieci delle centinaia di foto che mi hanno segnalato. Quando pensavo a “Rovinami” volevo fosse un’operazione principalmente provocatoria. Non mi sarei mai aspettato che le persone andassero veramente in giro a scrivermi sopra o a pasticciarmi né tantomeno che lo facessero direttamente dal telefono! Utilizzare i pennelli, gli sticker e tutti gli altri strumenti disponibili nelle varie app o nei social per creare dei “digital artwork” è qualcosa di pazzesco e imprevisto“.
Ha poi continuato riferendosi ai messaggi meno edificanti: “Grazie a tutte queste dimostrazioni di affetto e grazie anche a chi mi insulta o pensa di farlo. “F****o” non è un insulto, specialmente nel 2019! L’odio prima si stufa e poi si spegne. Cresciamo, crediamoci e non avremo paura perché chi sta bene con se stesso e si accetta, sia con l’ironia che con l’indifferenza, vince sempre“. Questa la sua risposta, giustissima, a chi pensa che nel 2019 dare dell’omosessuale a qualcuno significhi ferirlo.