Riki continua a far parlare di sé. Dopo le polemiche per gli insulti omofobi ai danni di Davide Misiano, definito dal cantante “checca frustrata”, Riki ha deciso di intervenire sui social per chiedere scusa all’ex giudice di All Together Now e a tutte quelle persone che si sono sentite offese dalle sue parole.
Il cantante reduce dall’ultimo Festival di Sanremo 2020, si è detto dispiaciuto per quanto accaduto: “Viviamo nel paese delle contraddizioni. Dopo il video di Gossip cap. 4, ho passato una settimana a sentirmi dire ‘che schifo il video che hai fatto baci i maschi’. Ho messo dei poster che invitavano a scriverci sopra e mi hanno disegnato sopra piselli e chiamato ‘frocio’. Ho passato dei periodi recenti in cui l’insulto più utilizzato era ‘bimbominchia’ e ‘finocchio’. Ho creato un billboard giante con quel titolo proprio per far riflettere sull’odio che si scatena nel web. Ho passato dei periodi a scuola in cui alcuni ragazzini mi chiamavano ricchione e mi picchiavano. Ho fatto design allo IED di Milano, tantissimi compagni erano omosessuali. Ho aperto tre start up e in una di queste uno dei soci è gay. Ho lavorato e lavoro tuttora con colleghi omosessuali. Nessuno mi ha mai pensato omofobo“.
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“Il successo di un artista viene determinato anche dalla resistenza e dalla pazienza, però ricevere critiche e ingiusti oggettivamente ingiusti non è corretto. Ho sbagliato, ‘checca isterica’ se viene detto a me va bene e nessuno può lamentarsi se lo dico io a un chiccessia è un putiferio. Ieri sono caduto nella provocazione, capita di sentirselo dire da amici, di dirlo, di usarlo con altri significati, ma sui social ha un altro suono, un altro peso e capisco che può offendere. Se qualcuno si è sentito offeso mi dispiace, io non sono omofobo, ma credo che intorno a questo argomento ci sia tanta ipocrisia”.
MENTRE IN SVIZZERA: La Svizzera dice sì (con il 63%) alla legge anti-omofobia: “Basta a chi insulterà, attaccherà o escluderà pubblicamente le persone per il loro orientamento sessuale”